Quando la morte non cambia la dinamica della vita ma ne rivoluziona il senso

Questo è il testo scritto da Filippo La Porta e letto da Massimo D’Anna, che ha aperto lo spettacolo “Livia 2012” al teatro Savio. Un testo che mostra la grande capacità dell’autore di descrivere in poche righe, con delicatezza ed efficacia, un evento doloroso che non cambia la dinamica della vita ma ne rivoluziona profondamente il senso.

Ogni mattina, gesti abituali,dispensano saluti e baci distratti, tanto che certamente li lascio perfino sugli oggetti che incontro in quel tragitto che va dalla camera da letto, al bagno,alla porta di casa.
L’abitudine stessa mi detta il percorso da casa all’ufficio: una linea retta senza intoppi.
Vita tranquilla vi dico, Due, tre punti fermi. Moglie adorabile, figli stupendi, un lavoro di passione.
Eppure, avrei voluto sapere di te, della tua fragilità e della tua forza per dirti quanto grande fosse il mio amore. E dire che ci furono compleanni e onomastici da festeggiare ed amici con i quali gioire ma ora so che furono come quei baci posati sull’uscio di casa. Lievi e distratti.
Poi all’improvviso ci fu un urlo che ci costrinse a guardare… e poi un gran silenzio e durò poco, un minuto o un’ora circa, più un’intera giornata.
Giunse a casa tanta gente e furono abbracci, sospiri, pianto e sorrisi anche e durarono poco, due minuti o due ore circa, più due intere giornate. Quella gente non la avevamo invitata e c’è voluto poco perché quegli abbracci smettessero, tre minuti o tre ore circa, più tre intere giornate.
I tuoi amici li invitammo a tornare, anche quelli a noi sconosciuti, per sapere di te qualcosa di più. Così anche loro, sapranno che Noi di te , amiamo il sorriso e il dolore che durerà un secolo circa, più l’intera nostra vita e questo , fino a quando saremo disposti ad abbracciarla, la vita.
Ogni mattina, gesti abituali, mi fanno lasciare saluti e baci distratti, tanto che li lascio perfino sugli oggetti che incontro, in quel tragitto che va dalla camera da letto al bagno, al portone di casa.
Il percorso da casa all’ufficio è sempre lo stesso, sempre una linea retta.
Vita non più tranquilla ma stessi punti fermi: moglie adorabile… figli stupendi, lavoro di passione… e tu che sarai sempre, un improvviso, inaspettato sorriso.